La rivista che ha appassionato per diverso tempo tanti mamoiadini e non solo
Con un pizzico di nostalgia e tanti ricordi oggi voglio celebrare il ventesimo anniversario della nascita de S’Istentu.
Proprio in questo periodo ci apprestavamo ad impaginare la rivista culturale e di informazione del paese. Realizzata in maniera artigianale e con pochissime risorse, se non quelle che ci mise a disposizione il Comune e l’Assistente Sociale, portammo avanti un’iniziativa molto interessante.
Per me fu l’inizio di tante cose.
Prima fra tutte l’esperienza di giovane amministratrice (allora la più giovane d’Italia), un anno e mezzo dopo infatti divenni Assessore alla Cultura.
Ma fu anche un’occasione di crescita personale e di coinvolgimento in numerose iniziative del paese.
Si può anche dire che la mia indole di blogger e grafica iniziò proprio a quei tempi.
Iniziai ad utilizzare Adobe Photoshop, Publisher e Corel Draw, Internet!
S’istentu era stato ideato da una redazione giovane e entusiasta. Un gruppo di amici sempre pronto ad organizzare e partecipare alle iniziative del paese.
Vi ricordate la Bae Pili generation? Quello è stato il nucleo principale dal quale è iniziato tutto.
Gli argomenti spaziavano dalla Cultura, alle Tradizioni, Musica e Attualità, Politica e Attività Produttive, Sport, Lavoro, Agricoltura e le lettere che arrivavano in redazione.
E poi c’erano i giochi, cruciverba e indovinelli, e che dire dell’Oroscopo de Sa Maghiarja ‘e Mont’irruttu?
Io non smetto mai di ridere quando riguardo le vignette con gli episodi di “Badora Piai” che scimmiottava Magnum PI e e “Le avventure di Pirillu”
S’istentu aveva anche una forte spinta identitaria mamoiadina con il tentativo di utilizzare la nostra variante in limba nei redazionali.
E così dopo incontri, riunioni e macchìnes, ci viene assegnato un ufficio al Centro Di Aggregazione Sociale, un Pc, una connessione ad internet ed una macchina fotografica digitale che per allora era veramente una novità assoluta!
Imparammo ad impaginare ed esportare in pdf e via in stampa presso una copisteria di Nuoro!
Fu un successone, tant’è che cominciarono a chiederci le copie anche da spedire fuori. Ne hanno alcune copie conservate gelosamente persino i miei zii in Francia.
Il nome
Il nome non è stato scelto a caso, a Mamoiada ma anche in altri paesi, S’istentu significa “passatempo”. Era un modo per “levarsi di torno” i bambini, in senso buono ovviamente. Gli si dava qualcosa da fare mandandoli in giro a chiedere questo “istentu” e puntualmente tutte le persone a cui i bambini si rivolgevano, li mandavano da altre. Una ricerca infinita ed estenuante che non portava a nulla se non fargli appunto passare il tempo.
Il primo numero
Uscito a Novembre 1999, e intitolato “Piaghere”, mostra in copertina tziu Cadinu, allora quasi centenario che seduto su una panchina legge S’Istentu.
Nel redazionale, scritto tutto in mamoiadino, invitiamo tutto il paese a partecipare e contribuire con i loro articoli, consigli e suggerimenti su svariati argomenti.
Il 2000 era imminente e volevamo lasciare qualcosa che restasse nel tempo. “Unu paperi indipendente”, un giornale indipendente e anche divertente.
Nel primo numero abbiamo trattato diversi argomenti: Tradizioni a Confronto Sas Animas e Halloween, San Cosimo negli anni ’30, La ricetta de su puddu prenu, argomenti di attualità come la partecipazione dei mamoiadini al film la Destinazione, aneddoti, Politica.
Interessante anche la sezione dedicata ad internet che allora si affacciava prepotentemente nelle nostre vite. S’istentu infatti in quegli anni creò anche il suo sito. E lì iniziai a muovere anche i miei primi passi nel mondo del webmastering.
Non mancò nemmeno lo sport locale con articoli sulla Folgore e il Centro Volley,
Tante cose veramente, tutte racchiuse in un giornale di 28 pagine, Sponsor compresi!
Numeri Speciali
Vi furono ben due edizioni di numeri speciali. Una dedicata a San Cosimo (la redazione aveva trasferito l’ufficio lì) e una dedicata al Carnevale.
La Redazione
Dopo il successo del primo numero, del quale poi dovemmo rifare le ristampe, ci furono tante altre collaborazioni esterne.
Non avevamo direttore responsabile, non era un periodico registrato e per i tempi andava bene così. In corso d’opera abbiamo cambiato, in meglio, molte cose e il terzo anno anche la redazione è cresciuta con nuove new entry.
Persino il formato è migliorato, facendo il grande salto e passando ad una stampa tipografica con copertina patinata a colori e una qualità decisamente migliore.
L’ultimo numero de S’Istentu risale all’aprile 2004.
Tutti i numeri e le copertine
Tra le copertine più divertenti c’è senz’altro quella del periodo che segnava il passaggio dalla lira all’euro.
Allora facemmo una copertina con alcuni fotomontaggi dei personaggi mamoiadini che riportano nei soprannomi i nomi delle monete e li sostituimmo con i volti delle banconote storiche.
Ricordi indelebili che davvero resteranno impressi in tutti noi.