riflessioni di una barbaricina
Mai come questi giorni mi mancano le mie escursioni, che a parte qualche camminata dietro casa mia, questo virus maledetto mi ha costretto a sospendere.
Stare a casa non è mai stato così pesante, così come riuscire a riordinare le idee.
Alzi la mano chi di voi in questi giorni non ha pensato al peggio, ad una situazione terribile, quasi apocalittica direi.
Basta guardare i post sui social.
Per un attimo abbiamo tutti perso la rotta, me compresa, girando appresso all’ignoranza e alla cattiveria delle persone.
Le comunicazioni ufficiali e le buone pratiche quasi scompaiono di fronte alle centinaia di migliaia di post, bufale e informazione fai da te. Il terrore che qualcosa possa andare storto si sta insinuando in noi.
La gente ha paura, tutti ne abbiamo.
Paura di un futuro lavorativo incerto, paura di perdere la salute, per i nostri cari e paura per gli amici.
Ogni giorno si susseguono post, precisazioni, smentite.
L’interpretazione delle regole è un fai da te continuo.
Nei pochi momenti in cui riusciamo ad incrociare lo sguardo di qualcuno/a a debita distanza, si riesce a scorgere lo sguardo interrogatorio e di accusa di chi ritiene che tu stai violando le regole perché non metti la mascherina.
Ma non è solo lo sguardo ad incutere ansia ma anche le accuse, la caccia all’untore, il pettegolezzo all’estrema potenza che mira a distruggere le persone.
La vita non sarà più la stessa, noi non saremo più gli stessi.
Da blogger è ancora più dura, perché non è facile scrivere di questi tempi perché tutti i sentimenti di odio, invidia, razzismo e soprattutto egoismo, vengono a galla più velocemente liberati dalla potenza incontrollata dei social dei quali tutti ormai siamo schiavi.
Ieri però è stata una giornata bellissima, da incorniciare, perché in mezzo a tutto questo vociare compulsivo da tastiera, i bei gesti sono quelli che contano.
Io così come tantissimi altri compaesani siamo andati a donare il sangue.
Persone composte, rispettose delle regole, hanno preso il loro modulo e hanno così compiuto un grande gesto di solidarietà che in questi giorni è ancora più importante.
In tutto questo l’Avis di Mamoiada è stata esemplare così come gli operatori dell’ autoemoteca.
Nel pomeriggio i social sono stati invasi dalle esibizioni estemporanee in tutta Italia.
Musica, balli, canti e persone festanti che dai balconi, cortili e finestre hanno liberato un unico grande grido di allegria.
Ieri sera invece, nonostante la mia indole dormigliona, sono stata tenuta sveglia dalla #NotteBiancaTW, una bellissima iniziativa di Gianluigi Tiddia alias @insopportabile con il supporto di @Invasioni Digitali.
Se volete scoprire cosa è stato leggete il suo articolo e andate a sbirciare tra le migliaia di hashtag sull’argomento.
Ma le belle notizie non arrivano mai da sole e proprio in concomitanza con l’inizio della Notte Bianca arriva la notizia che i 120 tamponi del San Francesco di Nuoro sono risultati negativi!
Una bella serata di post, condivisioni, riflessioni e davvero tanta tanta bellezza. In ogni tweet traspare positività e buoni propositi per il futuro.
Ci si è incontrati in un abbraccio virtuale e testuale con tantissime persone, molte sconosciute, con le quali è partito per tre ore un dialogo globale tra arte, cultura, fotografia e bellezza.
Tutto scorre lento nei nostri paesi e seppur confinata per la maggior parte delle ore tra queste mura nutro ancora la speranza che tutto si risolverà.
Ci saranno comunque profonde mutazioni e conseguenze, bisogna tenerne conto, soprattutto quando si scrive.
E allora non perdiamo tempo in cose futili e inutili e cerchiamo di impiegare questo tempo come meglio possiamo.
Ieri ad esempio ho terminato di rileggere il Giorno del Giudizio di Salvatore Satta e mi aspetta una mini biblioteca di altrettanti testi.
Ecco un modo per isolarsi anche se per poco nel mondo della Cultura e per me che per lavoro sono circondata da frasi e testi senza senso è davvero una manna dal cielo.
Sto tenendo però traccia di tutta questa insensatezza, perché al momento opportuno le parole scritte peseranno sulla coscienza di molti.
Ci sarà tempo anche per questo, per adesso cerco di godermi la bellezza che mi circonda e che mi ha circondato prima di questa pandemia.
La condividerà con voi, qui sul blog, sui miei canali social, se vorrete sarà anche vostra.
Io voglio resistere a tutto questo, voglio resistere a questa insensata autodistruzione e se è possibile voglio cambiare in meglio.