Buongiorno cari amici e lettori passato un buon fine settimana? Io si, ma chissà perchè il ritorno in ufficio mi spaventa un po il lunedì….e oggi effettivamente non è stato un buon rientro, anzi direi che come sono arrivata alla serranda ho avuto una bella sorpresa e qualcuno pensava pure che la mobilitazione del paese avesse risvegliato le coscienze!!! Stavolta è toccato a me essere “vittima”.
Vi ricordate della web cam che attivavo tutti i carnevali per far sentire più vicini i nostri emigrati mamoiadini? Ieri sera, presumo, hanno tranciato di netto il cavo che la collegava al pc!!!
Allegriaaaa!!! La metto un po sul ridere per non piangere, perchè c’è qualcuno evidentemente che non vuole essere controllato e agire indisturbato per compiere qualche altro bellissimo atto vandalico,
Mamoiada
Su Troddiu, la scorreggia
Mamoiada. La bellissima poesia mamoiadina dedicata alla scorreggia scritta dal nostro compaesano Antonio Congiu.
I venti mamoiadini
Anche Mamoiada ha i suoi venti. In paese, specie i più anziani ne hanno descritto le tipologie e le storie che io riporto in questo articolo.
Chissà perché capitano tutte a me
E che credevate che non ve lo facevo un piccolo resoconto settimanale? Diciamo che a parte l’incursione di qualche testina toccaredda e bambini maneschi tutto sommato non mi posso lamentare.
Mamoiada, fiumana di gente si stringe attorno al suo Sindaco
Onore ai caduti, lettera di un giovane militare alla sua padrona
A qualche giorno dal 4 novembre che credo non abbia avuto la dovuta considerazione dato il nostro immane sforzo nel mangiare e bere a sas tappas, mi vengono date queste due lettere del 1916 di un allora ragazzo, Francesco Mercuriu, che scrive dall’accampamento di Sinnai alla sua “padrona”.