Il 17 gennaio arriva puntuale ogni anno. Scintille qua e là vagano nell’aria. L’odore di fumo, il profumo de su popassinu e l’aroma inconfondibile dello zafferano unito alle mandorle ed al miele. E’ Sant’Antoni de su o’u, Sant’Antonio del fuoco; il rito che si rinnova di anno in anno, la magia del focolare che riunisce i vicinati, il suono dei campanacci nei vicoli e nelle strade.
Forme, Colori, Suoni e Sapori e ancora Amicizia, Allegria.
Ogni anno il suono delle campane che annuncia “Su Pesperu” annuncia la festa ma essa è già viva giorni prima, quando ci si prodiga a recuperare radici e quando i forni delle massaie sono a pieno regime. Sant’Antonio è l’arte del dolce, si, perché prepararli richiede tanta maestria.
Sant’Antonio è Carnevale, si, l’inizio della danza.
Sant’Antonio è il rito mistico dei Mamuthones e Issohadores che attraverso il passo cadenzato e il suono dei campanacci scacciano via seppur per una sera malumori e pensieri negativi.
16-17 gennaio La Magia del Fuoco a Mamoiada.