Si è concluso con successo il festival Mamò, tre giorni entusiasmanti che ha visto protagonisti tantissimi bambini di Mamoiada e non solo. Ricchissimo quest’anno il parco laboratori e anche gli spettacoli. Parola d’ordine divertimento e creatività, per tre giorni il paese dei Mamuthones ha cambiato completamente faccia diventando il paese dei bambini. e di questi tempi portare avanti manifestazioni di questo tipo è veramente un’impresa, anche perchè su di loro e sulla cultura si investe sempre meno. L’Amministrazione Comunale di Mamoiada invece, ha messo in campo tutte le risorse possibili per dare una chanche ad una manifestazione che mira a diventare un punto di riferimento per i bambini. Un evento che comunque ha visto la collaborazione attiva di diverse realtà associative di Mamoiada, le due associazione Atzeni-Beccoi e Pro Loco, l’Unitre e il Centro Commerciale Naturale e importantissimo anche il ruolo della coop. Viseras, che gestisce i due Musei di Mamoiada, nella realizzazione di due laboratori creativi nelle rispettive sedi.
Il tutto sotto la direzione artistica di Bocheteatro con Monica Corimbi e Giovanni Carroni che con professionalità e le indubbie competenze artistiche sono stati il vero motore trainante del festival insieme, e mi preme dirlo, a tutti i volontari.
Senza di loro non avrebbe potuto esistere Mamò, perchè il festival è fatto soprattutto di risorse umane; i volontari con la loro esuberanza mai esagerata e sempre con il sorriso stampato in faccia sono stati l’anima di questa manifestazione.Se ne sono accorti i bambini e anche i genitori che con un team di questo spessore si può veramente dare uno slancio alle attività culturali in paese.
A chiudere in bellezza Mamò ci ha pensato per il secondo anno consecutivo l’artista Gek Tessaro, che ha condotto un laboratorio per ragazzi nel pomeriggio e lo spettacolo “Il Circo delle Nuvole” al Salone Parrocchiale.
Siamo provati e stanchi, ma siamo comunque soddisfatti, abbiamo scherzato, giocato e perchè no imparato anche noi…. questo è l’importante!! Con la fantasia e la creatività si può veramente volare in alto, continueremo a crederci e a investire in cultura. E come si dice da queste parti: a atteros annos menzus con altri 100, 1000, Mamò!!!