Dopo le imprenditrici e i Calzolai ecco un’altra importante categoria lavorativa del nostro paese.
Scavare tra i ricordi per recuperare la memoria storica non è cosa assai facile. Essa va preservata per lasciarla in mano alle future generazioni.
La categoria dei sarti e delle sarte fa parte di quello spaccato di vita del nostro paese e ha riguardato intere generazioni.
Tantissimi ricordi di quei vestitini acquistati nelle piccole botteghe artigiane mamoiadine.
Fortunatamente questo è un mestiere non proprio in via di estinzione.
Ho cercato di fare qualche intervista per ricordare queste persone e ne ho fatto un elenco che spero possa essere esaustivo.
Un tempo alle ragazze venivano insegnati tutti i lavori di cucito. Venivano organizzati spesso dei corsi anche a Mamoiada e le stesse suore insegnavano alle ragazzine. C’è da dire che per i piccoli lavori domestici la maggior parte delle donne era in grado di farseli da sola. Rattoppi, semplici orli, suttanos.
In questo scatto del 1951, ad esempio, vi sono diverse ragazze di Mamoiada alle prese con i lavori di cucito presso la Chiesa di S.Antoni.
In paese esisteva la rivendita delle macchine da cucire Singer e Necchi. La prima gestita da Angelina Balia a Santa Croce. Nello scatto che segue si intravede ancora l’insegna.
Ed ecco l’elenco di sarti e sarte di Mamoiada con una prevalenza ovviamente delle sarte. Anche questo elenco così come per quello dei calzolai sarà in continuo aggiornamento. Chi vuole può segnalarmi nominativi e/o fotografie anche sulla mia pagina facebook.
Sarti e Sarte
- Tziu Buriccu
- Mario Zanzu
- Gabriele Sanna
- Pippinu Ballore
- Antoni Calassiu (Cardenia)
- Pietro Balia
- Clorinda e Mariangela Crisponi
- Nerina Sedda
- Vissenta Sale
- Damiana Crispone
- Maddalena e Grazia Beccoi
- Annarita Bussu e Coop. Maglificio
- Antonietta Gungui (Cocoro)
- Mamma Damiana Mannu
- Antonietta e Angela Piras Gorru
- Michelina Dessolis moglie di Fernando Lai prima di partire da Mamoiada
- Pippinu Gungui sposato a Ossi
- Maria Salvai
- Mariantonia Mele in Congiu
Poi vi erano anche coloro che confezionavano specifiche parti del Costume Tradizionale o quelle che preparavano le bandiere per le processioni o i paramenti sacri, ma per quelle ci sarà una sezione apposita in un nuovo articolo e nel nuovo libro in riedizione quest’anno.