Il pane dolce color zafferano preparato per la festa di Sant’Antonio Abate
Su Coccone ‘in mele è un dolce tipico della nostra festa più amata anche se per le caratteristiche sembrerebbe più un pane.
La colorazione è dovuta allo zafferano che lo rende di un giallo quasi dorato. Viene decorato dalle massaie mamoiadine con delle speciali pinzette e piccoli coltellini. Quest’arte è chiamata a Mamoiada, “Pintare”, decorare, scolpire.
Esistono svariate forme di questo dolce, si va dal pesce al totem, alla borsetta o alle classiche ciambellone. Una di queste che non manca mai è la famosa “Sant’Antoni imperriau”, una sorta di A, iniziale del nome del Santo.
L’attributo ” ‘in mele “, con il miele, potrebbe derivare dall’antico ingrediente utilizzato per la preparazione al posto dello zucchero.
Mamoiada, così come altri paesi della Barbagia aveva una grossa produzione di miele e lo zucchero venne introdotto, con tante limitazioni, in tempi recenti.
La ricetta
La preparazione è assai semplice, chiaramente anche l’occhio vuole la sua parte e anche il decoro fa parte integrante della ricetta. Ci si può comunque impratichire con il tempo.
Ingredienti
- 500 g di Semola rimacinata
- 500 g di Farina 0
- 200/300 g di Lievito Madre oppure 50 gr di lievito di birra. L’utilizzo del lievito madre non ha una quantità precisa di solito si usa il 30% del peso della farina, ma questo dipende anche dalla forza del nostro lievito.
- 200 g di zucchero. Si potrebbe utilizzare anche il miele ma in questo caso la quantità è da sperimentare prima perché il potere dolcificante è differente e anche il sapore.
- 1 cucchiaio di strutto
- zafferano q.b.
Preparazione
Impastare tutti gli ingredienti con acqua tiepida e lavorate bene la pasta. Preparate delle forme a vostro piacimento e decorate con pinzette e coltellino.
Lasciare lievitare bene e poi cuocere al forno 180° per circa 30 minuti o comunque sino a quando non risulterà dorato in superficie.
Durante la cottura è necessario bagnare il Coccone ‘in mele con un pò d’acqua e rimettere in forno fino a farla asciugare. Questa operazione chiamata “imbirdare” serve per rendere il dolce lucido.