Ci è voluto quasi un anno per riprendere a scrivere sul mio blog ma in tempi di pandemia non è facile scrivere e soprattutto farsi capire.
L’ultimo mio articolo risale a Marzo 2021. Un contenuto fotografico sulla Visera di Mamuthone con scolpita la mascherina anti Covid-19. (leggi l’articolo qui)
Un altro anno di pandemia, ma soprattutto un altro anno di beghe, polemiche, lutti, odio e incomprensioni. In un anno succedono tante cose e ancora mi sto chiedendo se vale ancora la pena scrivere su un blog, ma soprattutto se c’è ancora qualcuno disposto a leggere un articolo di blog.
Tutto è diventato effimero e l’ipocrisia fa da padrone.
Non biasimatemi se proprio non ho avuto voglia di scrivere!
Ho lasciato, sbagliando, che i miei messaggi passassero attraverso i social, che in un batter d’occhio ne cancellano le tracce. Brevi momenti di attenzione surclassati da post scontati e vignette improbabili.
La nostra vita sta diventando un circo. Per fuggire dalle responsabilità e dai veri valori, ci rifugiamo in barzellette e sfottò. Ci divertiamo a condividere il disagio altrui su Wathsapp, esaltandoci per i numerosi inoltri e dimenticandoci del male che stiamo facendo alimentando queste catene.
In questi due anni abbiamo cercato conforto nelle assurdità e quella leggerezza ci ha letteralmente consumato i pochi neuroni rimasti.
E mentre alcuni si divertono, altri si rifugiano nel silenzio, salvo poi resuscitare per mettere le faccine ridenti a post improbabili degli amici degli amici.
In questo anno il mio conforto sono state le escursioni, gli incontri con gli amici e le uscite all’aria aperta, dove i silenzi erano quelli veri della natura interrotti a tratti da suoni spesso indistinti ma piacevoli.
Ogni volta che per lavoro sono entrata in un social ho visto emergere la parte più brutta e spiacevole delle persone. Difficile resistere a quel richiamo, per tutti. Potreste dire la stessa cosa di me ovviamente, anzi c’è qualcuno che lo fa puntando il dito: – eh ma anche tu sei sempre nei social –
Difficile non esserlo quando gestisci pagine e profili e sei una social media manager!
E gestire il lavoro in questa giungla credetemi non è facile.
Ormai è diventata una gara a chi urla di più e a vincere, ricordatelo, è sempre chi resta in silenzio e a tramare nell’ombra. C’è sempre qualcuno a cui le vostre battaglie mediatiche non interessano, ma è sempre pronto a sfruttarle per i suoi tornaconti.
Ci sono persone e profili quasi silenti, pronti in qualsiasi momento a fare uno screenshot dei tuoi post per comunicarlo alle alte sfere! Poi ci sono quelli che “screenshottano” persino il buongiorno, si sa mai che nasconda qualche messaggio oscuro e incomprensibile.
Amicizie spazzate via come niente, con una velocità disarmante che mette davvero paura.
E poi ci sono le fazioni, che nel web come nella vita reale creano delle spaccature profonde. Ci renderemo conto solo tra qualche anno del danno che stiamo facendo a noi stessi delegando ad altri il nostro pensiero.
Però dai, nonostante tutto, posso dire che se si riesce a superare lo scoglio dell’ipocrisia sul web e passare indenne a due anni di pandemia, allora c’è speranza.
E quindi ritorno, si, riprendo a scrivere nel mio piccolo mondo digitale ma soprattutto riprendo con nuovi progetti e nuove sfide.
Barbaricina è tornata, un pò più consapevole e sicuramente più combattiva di prima.