Cronaca di un pomeriggio a Cagliari contro i pregiudizi.
Sapevo che la mia partecipazione al Sardegna Pride avrebbe fatto storcere il naso. Lo sapevo, si ma ci sono andata lo stesso.
D’altronde se sono Barbaricina è anche per il mio modo di essere.
Non ero mai stata ad un Pride prima d’ora, sinceramente non sapevo cosa aspettarmi perché spesso, complici i giornalisti, i ben pensanti e soprattutto le bufale, quello che viene fuori dopo queste manifestazioni è completamente diverso da ciò che si vive realmente.
Ci siamo cascati tutti in questi tranelli.
Pensate che è accaduto anche sabato, il nostro presidente del Consiglio regionale che condivide un fotomontaggio criticando la manifestazione!! E tantissime altre fotografie prese dal web e spacciate per “locali”.
Il Sardegna Pride
mi ha piacevolmente sorpresa, è stato per me un momento di riflessione profonda sui diritti, sulla libertà, e soprattutto sui pregiudizi.
Sono andata a Cagliari insieme a Marco perché tutti dovrebbero avere la possibilità di aver riconosciuto un diritto, di poter essere liberamente ciò che vogliamo o anche solo poter esprimere un pensiero differente.
Nel momento in cui questo diritto viene negato ad un gruppo di persone perché sono “diverse” o perché si hanno opinioni differenti, c’è da credere che prima o poi questa libertà verrà negata anche a me.
Ecco, io mio reputo una persona libera ma più di una volta questa libertà non esiste e non puoi manifestarla.
Anche e soprattutto nel nostro piccolo mondo barbaricino. Non puoi scrivere quello che vuoi, non puoi pensarla diversamente. Prima o poi vieni messa ai margini, diventi in breve tempo una persona da escludere socialmente.
Per non parlare poi del bullismo mediatico. Se non sei abbastanza forte non ne esci viva.
Il pregiudizio tocca tutti.
Gay, lesbiche, etero, bassi, alti, belli e brutti, blogger, fotografi…..si proprio tutti.
La manifestazione di Cagliari ha raccolto oltre 40000 presenze, gente di tutte le età, estrazione sociale, giovani, meno giovani, coppie, famiglie, tantissimi etero, persino persone anziane.
Ecco io ho visto una fiumana di gente allegra, rispettosa, mai volgare come vogliono farci credere le immagini ritoccate e photoshoppate, gente allegra che ha passato un pomeriggio a ballare, cantare e divertirsi.
Gente che ha manifestato liberamente il suo pensiero.
E c’ero anch’io.
Qualcuno ha storto il naso, ha provato ribrezzo e mi avrà tolto il like o addirittura l’amicizia….
Ma c’è una cosa che la tristezza interiore di queste persone non potrà mai togliermi: la libertà di dire quello che penso, sempre.
Ci sono cose che naturalmente non condivido e con le quali non sono d’accordo, persino in queste manifestazioni. Questo è uno di quei motivi che mi ha spinta ad andarci.
Poter non essere d’accordo in qualcosa è un diritto, guai se questo dovesse venire a mancare!
Tempo fa in una bellissima scenetta mamoiadina si parlava proprio di pregiudizi sui neri e terminava con questa frase: Non nies mai de ‘usta abba non buffo” – Non dire mai non bevo di quest’acqua!
A volte ci dimentichiamo di essere tutti indistintamente esseri umani. Ognuno con le sue caratteristiche, tratti positivi e negativi, eh si, è vero alcune persone ci stanno proprio sul culo…..ma restiamo umani!!
Peace & Love