Oggi sono stata a Desulo per la Montagna Produce. Tutto molto frettoloso, un’odissea raggiungerla e lasciarla, poco tempo da dedicare alla visita di un centro molto bello e ricco di antiche tradizioni.
Ci tornerò sicuramente e con più calma magari per incontrare le sue donne, anziane con una lunga vita vissuta e che ancora oggi indossano l’abito tradizionale.
Una in particolare mi ha colpito, non so il suo nome.
Ci ha accolto al Museo Montanaru, con il suo sorriso e rughe profonde che hanno tanto da raccontare.
Non era una semplice comparsa ma ahime non ho potuto scambiare con lei molte parole, troppa gente che premeva per entrare e dare un’occhiata distratta. Non abbiamo avuto modo di chiacchierare oltre.
Le ho chiesto se il costume lo indossava solo per l’occasione.
“Sono nata e morirò così” mi ha risposto, scrollando le spalle.
Una guida meravigliosa in questa giornata autunnale nel cuore della montagna.
Più in là, nell’altra sala, una giovane ragazza raccontava del costume….
Mi madre chiede chi l’avesse realizzato, il suo.
“L’ha fatto mia nonna”….
L’anziana guida si avvicina, le sussurra qualcosa. Attimi, intese. Che fortuna, penso io.
Una vita da raccontare, una vita in costume.