Salvatore Deiana, noto tziu Badore, classe 1923. Ex combattente, credo ancora presidente della sezione Combattenti e Mutilati di Mamoiada. Sempre in prima fila alla cerimonia del 4 novembre.
Un po invecchiato e stanco e con “su baccalu”, il bastone, ma con lo spirito ancora giovane; un po sorpreso nel vedermi mi chiede come sto e che cosa sto combinando.
Si parla del più e del meno, non so come, si arriva all’argomento dell’acqua e del fuoco e che cosa sia più terribile.
Una volta, racconta, faceva legna nella zona di Ballao; tagliavano tronchi grandissimi che venivano trasportati a valle dalla corrente del Flumineddu. Se la vide brutta un giorno, con il fiume praticamente in piena e furioso; un guado riuscì a farlo a cavallo, con l’altro ci mancò un pelo che non venne portato via dalla corrente!!
Mai più attraversare il fiume così!!!! Non m’ada a torrare a capitare!!!
Tziu Badore e l’acqua non avevano mai avuto un bel rapporto, nemmeno quando sul fronte, stanchi, sporchi, molti di loro cercarono di darsi una sistemata facendo il bagno; ” ajò a noche moimmus unu pa’u de piducru” (andiamo a toglierci un po di pidocchi), un mulinello stava per trascinarlo via e fu grazie a un suo compagno che lo prese per i capelli e lo riporto sù.
Anche a lui fanno piacere le foto, racconta di tziu Peppeddu Esole, poeta e per un po anche fotografo locale, di come sì fu un bravo poeta ma non cantadore, non aveva affatto una bella voce!!! ‘Antavada a brincos (cantava a salti), e poi mischiava la storia e alla gente non piaceva. Era comunque un burlone come quando mandò una cartolina alla moglie tzia Tiresa: ” Cara Teresa mandami spesa, formaggio no perchè ne ho, tanti saluti Peppeddu Esò”.
Mi dice che tiene sempre conservato il mio libro di fotografie antiche, ‘ommente una rechillia (come un gioiello), e che tempo fa si era fatto incorniciare un ingrandimento con diversa gente di Mamoiada, la cornice fatta fare da tziu Venassiu.
” Si mi dasa chimbi’entos euros oje non ti lu dao” ( se mi dai 500 € oggi non te lo do).
Mi guarda con quegli occhialoni grandi e mi dice: mi las appo marcas tottus sas fotografias a mi las pedini e poi chissai si mi las torrana!
Preziose fotografie, ricordi tenuti ben stretti.
Il tempo passa per tutti, l’immagine, quella resta e con essa anche il ricordo, e da ricordare ne ha davvero tziu Badore.